20.09.2007 \\ 23.11.2007
Spafice è il titolo del nuovo progetto di Eric Wesley, disegnato e realizzato per la Fondazione Morra Greco di Napoli. L’origine dell’opera deriva dall’interesse dell’artista per le relazioni simboliche suscitate dai due poli opposti di attività lavorativa e riposo, otium e negotium, due topos della civiltà occidentale in ambivalenza tra loro sin dalle origini. La volontà di trovare una possibile sintesi architettonica tra questi due momenti, armonizzandoli in uno spazio nuovo, più mentale che reale, dà vita a Spafice, progetto teorico a metà strada tra performance, scultura e installazione. Concepito su ispirazione degli spazi aperti e dinamici degli internet-caffè berlinesi, dove convivono in sintonia lavoro individuale assieme a momenti di relax e convivialità, Spafice è un’ipotesi di spazio culturalmente sostenibile in uno scenario globale. Tale modello sorge indissolubilmente legato all’idea di franchising, intesa come prospettiva filosofica, quale potenziale riproposizione, geograficamente illimitata, del progetto e delle sue suggestioni.
L’intervento napoletano di Wesley ridisegna il piano interrato della Fondazione in tre sale indipendenti, ciascuna destinata a ospitare una rappresentazione metaforica di momenti chiave nel procedere della fluidità del pensiero umano, in una dialettica complessiva di tradizione e tecnologia, tra elementi simbolicamente ancestrali, come l’acqua e il fuoco, e modernità telematica avanzata.
Nelle diverse sale in cui si suddivide il progetto si susseguono un generatore di aria calda, una piscina e un ufficio privato dotato di comfort tecnologici, in una dialettica articolata tra esigenze professionali ed aspettative di intrattenimento. In ogni spazio è presente, inoltre, la struttura metallica di una trivella. Come una sorta di aristotelico motore immobile, questo oggetto è un’immagine di avviamento e di propulsività, un’ideale connessione tra le varie fasi della mostra, che provano a ricalcare il procedere comune di libera creatività e determinazione concettuale.
Come in altri progetti dell’artista, anche in Spafice Eric Wesley è interessato a scomporre e rendere visibile un movimento processuale piuttosto che perseguire una finalità, instaurando un dialogo innovativo con le strutture del pensiero occidentale. Cassa di risonanza delle diverse attitudini del pubblico, a metà strada tra labirinto e percorso iniziatico, Spafice rifugge ogni sistematizzazione conchiusa, privilegiando prospettive aperte, costruite sull’imprevedibilità di ciò che Edmund Husserl, il padre della fenomenologia contemporanea, chiamava lebenswelt, il mondo della vita.
Luigi Fassi
Tutte le immagini Courtesy Fondazione Morra Greco, Napoli
© Photo Danilo Donzelli