10.10.2008 \\ 16.01.2009
Mark Raidpere (Tallinn, 1975, vive e lavora a Tallinn, Estonia) è uno scrutatore del destino di figure solitarie, osservate in Estonia e nei paesi baltici, poste ai margini della società e dell’attenzione collettiva. I suoi lavori riescono a coniugare un lucido aspetto analitico assieme ad un intensa partecipazione emotiva con i soggetti rappresentati, dando forma a una sorprendente capacità di ritrarre, osservando le dinamiche del desiderio, della solitudine e della violenza.
Majestoso Mystico (2007) è un dittico in cui due musicisti, russi e svedesi, suonano su richiesta dell’artista la colonna sonora de Il Silenzio degli Innocenti di Howard Shore per le strade di Stoccolma. L’artista ha montato le immagini di questa performance con quelle dei violenti scontri che hanno colpito nel 2007 il centro di Tallinn, la capitale dell’Estonia, in seguito alla decisione del governo del paese di rimuovere un monumento dedicato ai soldati dell’Armata Rossa sovietica. Tale gesto di cancellazione simbolica ha scatenato la violenza dei cittadini estoni di origine russa che, nel rivendicare le tracce della propria memoria storica, hanno devastato il centro della capitale in segno di protesta. La casuale coincidenza tra la sua permanenza a Stoccolma e i giorni degli scontri a Tallinn, ha condotto Raidpere alla volontà di accostare le due scene, il proprio girato in Svezia e le immagini recuperate dagli eventi in Estonia. In Majestoso Mystico la serenità pacificata delle strade di Stoccolma, attraversate dal presagio sinistro della musica di Howard Shore, si accosta alle tragiche immagini degli scontri di Tallinn, segnalando tutta l’angoscia e l’impotenza dell’artista per l’esplosione di violenza etnica nella sua città, una delle nuove capitali dell’Unione Europea dopo il suo ingresso nel 2004.
Andrej (2006) mostra la performance di un giovane ballerino in un gay club lettone, osservato da Raidpere nella meraviglia della propria sensualità quasi naive e inconsapevole, tutta protesa verso un futuro di desiderio, successo e ricchezza. Ritratto personale ma anche di un epocale cambiamento sociale e culturale, Andrej cattura lo spettatore con la forza di un documento crudo e diretto, in cui la strategia dell’artista palesa tutta l’ambivalenza del proprio sguardo, fatto di empatia e lucidità analitica, coinvolgimento e distacco.
L’ossessione dell’artista per la realizzazione di ritratti di persone a lui care si manifesta in due lavori distinti, Father (2001), il lavoro video d’esordio di Raidpere, e Dedication (2008), l’ultimo realizzato. Nel primo compare la figura del padre dell’artista, presentato nella malinconia del suo piccolo appartamento, tra ricordi, voci, gesti silenziosi e una generale atmosfera di disagio e cupa solitudine, accentuata dai toni sepolcrali della colonna sonora. Dedication celebra invece la prossimità dei due genitori dell’artista, fatti posare da Raidpere nell’intimità di un muto primo piano, accompagnato dalle note di una musica del compositore estone Erkki-Sven Tüür.
Tutte le immagini Courtesy Fondazione Morra Greco, Napoli
© Danilo Donzelli