17.05.2012 \\ 27.07.2012
La Fondazione Morra Greco è lieta di presentare Ajna, mostra personale di Pierpaolo Salvi.
In esposizione un’installazione sonora composta da dodici elementi in acciaio, una coppia di diffusori acustici in plexiglass e tre casse più piccole in acciaio di forme diverse. L’indagine del suono attraverso la forma e della forma che dà presenza al suono, è il percorso di ricerca di Pierpaolo Salvi.
Il titolo della mostra Ajna è un termine sanscrito che indica il sesto chakra, l’elemento che gli corrisponde è il suono interiore, il tipo di suono con il quale vibra è l’om, e la ghiandola che si trova all’altezza degli occhi, nel cervello, è la pineale, la quale produce probabilmente la melatonina che a sua volta regola l’attività onirica e la visualizzazione creativa (la melatonina è chimicamente simile ad alcune piante note per la loro capacità di indurre visioni allucinogene, e a loro volta alcune droghe psicotrope, come l’LSD, aumentano la sintesi della melatonina) .
Chakra è una parola che significa vortice o ruota e corrisponde a ciascuno dei 7 centri energetici del nostro sistema corpo-mente: materia-spirito, terra-cielo.
Ajna, il terzo occhio, rappresenta il “percepire”. Con questo chakra noi trasformiamo la realtà visiva fisica in immagini interiori concettuali, questa qualità è la visualizzazione creativa, conservando nel tempo quest’immagine nella mente si accresce la possibilità che si concretizzi.
Il percorso percettivo della mostra è psichico, visivo, uditivo e tattile.
L’installazione sonora in acciaio composta da due subwoofer grandi, due subwoofer piccoli e quattro casse passive è il risultato dell’osservazione della realtà che Pierpaolo Salvi ha formalizzato in una serie di poliedri che, sia nel numero degli elementi che nel numero delle superfici piane, è sempre sei o un multiplo di sei.
La coppia di casse in plexiglas sono l’immagine della vibrazione del suono, invisibile ma fisica.
Le 3 sculture geometriche sonore in acciaio sono combinazioni mentali differenti, di linee, curve e superfici.
“Ogni arte ha un suo linguaggio, vale a dire un suo mezzo particolare ed esclusivo[…]. per questo, i mezzi di arti diverse sono esteriormente diversissimi. Suono, colore, parola![…]. Lo scopo ultimo (conoscenza) viene raggiunto nell’anima umana grazie alle più sottili vibrazioni della stessa[…]. Un determinato complesso di vibrazioni: ecco il fine di un’opera[…]. L’arte è, quindi, indispensabile e funzionale.” – Vassily Kandinsky, Il Cavaliere Azzurro
Tutte le immagini Courtesy Fondazione Morra Greco, Napoli
© Danilo Donzelli