Pedagogie per disimparare

21.03.2024 \\ 25.05.2024

Dal 21 marzo al 25 maggio 2024, Fondazione Morra Greco ha ospitato la rassegna Pedagogie per disimparare, un ciclo di incontri e workshop curato da Giulia Grechi, antropologa e docente di antropologia dell’arte presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli, nell’ambito della rinnovata collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Napoli stessa e all’interno della programmazione educativa legata a Progetto XXI.

I diversi seminari, incontri e laboratori, prendendo in esame alcune pratiche educative e artistiche contemporanee che non si allineano a canoni di normatività, si sono sviluppati nell’orizzonte di ricerca legato al concetto di un-learning (disapprendimento), basato sul paradosso di dover imparare a “disimparare” prima di potersi impegnare in professioni di tipo educativo. Si è trattato di un lavoro sull’esperienza, sull’improvvisazione, sulla possibilità trasformativa della pratica educativa, intesa come esercizio di costruzione condivisa di uno spazio di libertà e di auto determinazione.

In particolare, l’analisi del concetto di un-learning si è mosso da quattro esperienze molto diverse tra loro ma connesse con l’adozione del metodo e della prospettiva del disapprendimento: dalla presentazione di un volume sulle pratiche educative antirazziste nelle scuole di secondo grado, curato da Annalisa Frisina, alla sperimentazione didattica tra pedagogia e fantascienza di Alessandro Tollari; dall’esperienza della Scuola dei Sassi dell’artista Valerio Rocco Orlando a Matera, alla presentazione del libro d’artista di Cristiano Berti sulle rotte della schiavitù transatlantica che connette l’Italia a Cuba. Il programma è stato concepito come un paesaggio di pratiche e contronarrazioni, in cui la spontaneità, la sperimentazione, l’improvvisazione e la deriva prendono forma in dialoghi, esperienze e conversazioni che traggono ispirazione dalla pratica di matrice dadaista e situazionista dell’artista polacco Cezary Bodzianowski, cui è dedicato il Progetto XXI 2024.

Tutte le attività si sono tenute presso la sede di Fondazione Morra Greco sita in Largo Proprio di Avellino, 17 – 80138 Napoli.

La partecipazione a ciascun appuntamento è stata gratuita previa iscrizione su Eventbrite.

Nell’ambito della convenzione fra la Fondazione e l’Accademia di Belle Arti di Napoli, agli studenti che hanno correttamente partecipato ai workshop Se la città fosse una scuola e Mudness. Learning from the underneath sono stati riconosciuti dei CFA.

Il programma Pedagogie per disimparare rientra nella Programmazione 2023 nell’ambito del progetto “Rilancio e sostegno della Fondazione Donnaregina – Sez. Progetto XXI” – POR FESR Campania 2014/2020

Giovedì 21 marzo 2024 | 17:00 – 19:00

Memorie controverse della schiavitù: la Storia e le storie
Presentazione del libro Eredi Boggiano e proiezione del video Pero está por ahí, ¿no? di Cristiano Berti

Presentazione del libro d’artista Eredi Boggiano, edito da Quodlibet e vincitore dell’Italian Council (X edizione, 2021), parte del progetto Cicli futili Boggiano, ideato da Cristiano Berti e composto di tre opere che, oltre a questo originale libro d’artista, comprendono un’installazione artistica e un video.
Durante l’incontro l’autore racconterà come ha preso vita il progetto di ricerca durato cinque anni che vede protagonisti temi come la schiavitù e la libertà.
L’opera ruota attorno alla figura del savonese Antonio Boggiano, sbarcato sull’isola di Cuba alla fine del XVIII secolo e nel tempo divenuto proprietario di schiavi, a cui secondo il diritto dell’epoca veniva automaticamente dato il cognome del padrone. Il libro, dopo aver ricostruito la biografia di questo antico emigrante, rivolge l’attenzione ai suoi molti schiavi e alle loro discendenze, giunte numerose fino ai nostri giorni. Il titolo del volume allude proprio a questi cittadini cubani il cui cognome italiano è segno di un lontano passato di oppressione e, allo stesso tempo, di identità e unità familiare.
Con Eredi Boggiano, Berti offre al lettore un curioso esperimento letterario, attento alle sfaccettature della lingua e allo stesso tempo rigorosamente fondato sui documenti ritrovati in vari archivi storici cubani, italiani e spagnoli. Traendo le vicende dei Boggiano dall’oblio più completo, egli offre anche, indirettamente, lo spunto per una riflessione sulla storia, su ciò che viene tramandato e ciò che è destinato a perdersi, su ciò che non potrà mai essere raccontato.

Sono intervenuti
Cristiano Berti, artista e docente presso l’Accademia di Belle Arti di Macerata
Giulia Grechi, antropologa e docente di antropologia dell’arte presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli
Pasquale Napoletano, film maker e docente di metodologie e tecniche della comunicazione presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli

Martedì 9 aprile 2024 | 15:00 – 18:00 | online

Venerdì 12 aprile 2024 | 12:00 – 18:30 | in Fondazione

Se la città fosse una scuola
Seminario online e laboratorio in presenza con Valerio Rocco Orlando

Il seminario e il laboratorio che hanno composto questo appuntamento riguardavano la relazione tra pratica artistica, pedagogia e studi urbani, un approccio interdisciplinare che costituisce il cuore del lavoro di Valerio Rocco Orlando. Ad una prima presentazione della metodologia dell’artista, propedeutica a chiarire la cornice teorica della ricerca, è seguito un workshop in cui un gruppo di persone hanno avuto la possibilità di co-progettare insieme a Valerio Rocco Orlando una proposta di syllabus per la Scuola dei Sassi a Matera, un’iniziativa indipendente, a lungo termine, finalizzata a rafforzare l’asse scuola-università nel Meridione. Conoscenze vernacolari, vissuti e biografie personali si sono fatti strumenti per attivare una mappatura intergenerazionale e interculturale, fondata su cura, solidarietà e giustizia sociale.

L’evento ha previsto l’assegnazione di 2 CFA agli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Napoli che si sono correttamente registrati e che hanno partecipato ad entrambi i momenti.

Sono intervenuti
Giulia Grechi, antropologa e docente di antropologia dell’arte presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli
Valerio Rocco Orlando, artista e ricercatore

Martedì 21 maggio 2024 | 17:00 – 19:00

Antirazzismo e scuole
Presentazione del libro Antirazzismo e scuole vol. II a cura di Annalisa Frisina

Come affrontare lo studio del razzismo come sistema di potere in cui la violenza è ordinaria e costantemente invisibilizzata? La pubblicazione condivide alcune proposte che provano a decostruire ideologie di matrice coloniale. Mentre il volume I era dedicato soprattutto alle scuole primarie, il volume II si rivolge principalmente a chi insegna nelle scuole secondarie, per creare e sperimentare percorsi didattici che possano contrastare diverse forme di razzismo.
Il libro pubblicato in Open Access con Padova University Press offre i risultati di un lavoro di ricerca-azione svoltosi in scuole secondarie del Veneto e mostra come utilizzare materiali di lavoro originali per coltivare una riflessività collettiva e impegnarsi insieme per una maggiore giustizia sociale.

L’incontro è stato pensato come una assemblea, nella quale sono state coinvolte diverse associazioni che lavorano su educazione e antirazzismo nel territorio di Napoli, in dialogo con gli studenti e le studentesse dell’Accademia di Belle Arti di Napoli.

Sono intervenuti
Marina Brancato, antropologa, Accademia di Belle Arti di Napoli
Roberta D’Andrea, insegnante e operatrice sociale, Traparentesi APS
Annalisa Frisina, prof.ssa Associata di Sociologia presso il Dipartimento FISPPA dell’Università di Padova
Giulia Grechi, antropologa, Accademia di Belle Arti di Napoli

L’evento si inserisce nel programma di eventi della Rete Yekatit 12-19 Febbraio sulla storia del colonialismo italiano e le sue difficili eredità.

23, 24 e 25 maggio 2024 | 10:30 – 18:00

Mudness. Learning from the underneath
Workshop teorico e pratico a cura di Alessandro Tollari, dottorando di ricerca, Università Iuav di Venezia

Mudness. Learning from the underneath è un workshop sperimentale che interroga le modalità di costruzione del sapere, le sue forme di trasmissione educativa e il ruolo che le arti visive e performative possono rivestire in questi processi.
In una vocazione a trasgredire, a seguire linee diagonali e queer contro l’ortopedia scolastica, nel corso del workshop si è provato ad utilizzare la retorica classica come set metodologico per la produzione di sapere e del processo educativo tout court, attivando una sua sovversione dall’interno.
Nato sotto forma di lecture-performance nell’isola-ospedale psichiatrico-centro accademico di San Servolo, nella laguna di Venezia, Mudness. Learning from the underneath è riemerso come workshop site-specific per la Fondazione Morra Greco, come indagine rabdomantica per cercare un discorso comune tra una comunità educante – con le sue competenze artistiche, didattiche, comunicative, e ancora i suoi saperi, ignoranze, fallacie – e il palazzo dei Principi Caracciolo di Avellino di Napoli, le emersioni del suo patrimonio, l’agency della piazza antistante e dei dintorni, gli attraversamenti di presenze umane e non, le sedimentazioni di temporalità. Per fare affiorare la possibilità di una conoscenza e di una educazione che, per dirla con Verlaine, unisca l’impreciso al preciso, e attraverso l’arte, muova dal paradigma della verità a quella, perturbante e utopica, del desiderio e della immaginazione di alternative possibili.

Programma
Giovedì 23 maggio: Inventio e Dispositio – 1 ora di teoria e 6 ore di pratica
Venerdì 24 maggio: Elocutio e Memoria – 1 ora di teoria e 6 ore di pratica
Sabato 25 maggio: Actio e Feedback – 1 ora di teoria e 6 ore di pratica

La giornata di sabato è stata aperta al pubblico al mattino, dalle 11 alle 13:30.

Sono intervenuti
Giulia Grechi, antropologa e docente di antropologia dell’arte presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli
Alessandro Tollari, ricercatore in campo educativo e culturale

 

L’evento ha previsto l’assegnazione di 3 CFA agli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Napoli che si sono correttamente registrati e che hanno partecipato a tutte e tre le giornate.

Photo by Maurizio Esposito