10.10.2024 \\ 24.10.2024
Nell’ottobre del 2024, Fondazione Morra Greco ha presentato Imitación Controlada, la prima mostra in Italia dell’artista Fidel García (Cuba, 1981), realizzata nell’ambito del primo Programma per l’Arte Contemporanea del Comune di Napoli. Il progetto è stato promosso e finanziato dal Comune di Napoli nell’ambito della programmazione di arte contemporanea 2024.
Il programma completo degli eventi espositivi è consultabile sul sito www.comune.napoli.it a questo link.
La mostra si è sviluppata dal 10 al 24 ottobre 2024 nella suggestiva cornice della Chiesa di San Severo al Pendino.
La mostra
Imitación Controlada è stata la presentazione dell’omonima installazione sonora progettata da Fidel García per la Chiesa del Pendino. Concepita dall’artista durante un periodo di residenza a Napoli nel 2023 e realizzata a partire da alcune riflessioni attorno al concetto di libertà e controllo, il lavoro esplora il confine sottile tra masse e collettività, istituzioni e potere collegando la città di Napoli a quella di L’Avana.
Imitación Controlada è infatti un “simulatore di comportamento collettivo” circoscritto all’interno di uno spazio fisico e sonico composto da field recordings raccolti da García tra le strade di Napoli durante le giornate di festeggiamento della vittoria calcistica del 2023 – nel corso della sua residenza presso la Fondazione Morra Greco – e le strade di L’Avana durante la pandemia da COVID-19 all’inizio del 2020. Questi repertori di suoni sono confluiti all’interno di un database in continuo aggiornamento dal titolo “Mass Hysteria”, formalizzato per la prima volta in questa occasione.
L’installazione, simbolicamente circoscritta a uno spazio scultoreo, è quindi una topografia attraversabile generata dall’isteria incontrollata delle masse in festa o in subbuglio. Il tappeto sonoro ottenuto da queste registrazioni è rimodulato generando un ibrido “controllato” dall’azione manipolatoria dell’artista che in questo modo esalta la perversione del concetto di massa attraverso la simbolica confusione dei suoni, dove i confini dell’individualità si dissolvono nella propria somma.
Il funzionamento dell’opera – generata dall’impulso dello sciamare indistinto delle masse in momenti di aggregazione collettiva e dalla soppressione della singolarità, disciplinata dall’intervento di un tecnico del suono all’interno di un elemento riproducibile – reitera e riflette il funzionamento paradossale e sottile dei regimi di controllo, evocando domande attorno al ruolo e al concetto di individuo in questi contesti, richiamando il background di García, insieme a una riproduzione “in vitro”, attraverso i linguaggi artistici, di un sistema di controllo.
La collocazione dell’opera nella navata centrale della chiesa amplificava l’impatto sonoro dell’installazione, ribadendo, nella ridondanza architettonica del luogo che la accoglie, la struttura istituzionalizzata di tali dinamiche di potere e controllo.
Intrecciando in dialogo la Chiesa del Pendino, il suo statuto ormai desacralizzato, e l’aspetto architettonico dell’opera, Imitación Controlada rifletteva sulle strutture biopolitiche che incasellano e disciplinano la nostra condizione di esistenza.
Public program
Nell’ambito della mostra Imitación Controlada di Fidel García, Fondazione Morra Greco ha sviluppato un ampio ventaglio di attività di approfondimento e coinvolgimento del pubblico.
Imitación Controlada ha offerto opportunità non convenzionali di conoscere e approfondire l’aspetto sonoro, cinestetico e relazionale della città di Napoli, e più in generale degli spazi urbani, attraverso l’uso del corpo come dispositivo di ricerca. Il public program, diversificato per tipologia di attività (visite guidate, workshop e conversazioni) linguaggi e pubblici, intendeva introdurre e ampliare la lettura del paesaggio urbano, in particolare dal punto di vista dell’incontro tra collettività e singolarità, ed esplorare la relazione tra spazio urbano e fenomeni sociali.
A partire dalle collaborazioni con scuole, università, associazioni ed enti educativi e sociali del territorio, sono stati proposti percorsi esperienziali community-based improntati all’esplorazione della mostra e dei suoi temi – in particolare, conformismo, controllo e collettività – con un approccio multidisciplinare e trasversale.
Gli ambienti della Chiesa di San Severo al Pendino sono diventati luoghi di aggregazione e ascolto, spazi in cui i vari pubblici hanno potuto approfondire i contenuti del progetto espositivo attraverso conversazioni con esperti di settore, workshop progettati secondo la filosofia dell’hands on, sviluppati in collaborazioni con studenti e studentesse dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, visite guidate ad hoc e passeggiate sensoriali nella mostra, nella chiesa e nello spazio esterno limitrofe, per rileggere tracciati urbani in chiave emozionale.
Calendario
Dal lunedì al sabato dalle 10:00 alle 18:00 | Visite guidate
10 ottobre 2024 | 17:00 | Inaugurazione e visita guidata con l’artista Fidel García
11 ottobre 2024 | 12:00 | Incontro con l’artista Fidel García con studenti e studentesse dell’Accademia di Belle Arti di Napoli
Qual è il ruolo dell’arte nella società? Può l’arte essere uno spazio di pluralità, inclusione e democrazia? Fidel Garcia racconta la sua pratica agli studenti e alle studentesse dell’Accademia di Belle Arti di Napoli.
sabato 12, martedì 15, giovedì 17, sabato 19 ottobre | 16:00 – 18:00 | In ascolto. Suoni, corpi, spazi
Laboratorio aperto a tutti/e
Può il corpo essere strumento di azione e al contempo paesaggio che raccoglie e si disegna di percezioni, emozioni, abitudini, incontri? Il workshop, sviluppato in collaborazione con i Dipartimenti di Didattica e Mediazione dell’Arte dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, si concentra sulla capacità che i nostri corpi hanno di rilevare e registrare informazioni, utilizzando i nostri sensi come strumenti di ricerca.
sabato 12 e sabato 19 ottobre | 10:00 – 12:00 | La città diviene poesia. Percorso emozionale urbano
Laboratorio per bambini e ragazzi (8 – 13), famiglie
Il laboratorio presenta un percorso per esplorare, leggere e scrivere storie che abbiano come sfondo la città, i suoi rumori, i suoi abitanti, le sue incursioni urbane, con l’idea una prospettiva comune sul concetto di cittadinanza. Il progetto è stato sviluppato insieme con i Dipartimenti di Didattica e Mediazione dell’Accademia di Belle Arti di Napoli.
17 ottobre 2024 | 17:00 – 18:30 | L’arte come agente di cambiamento collettivo
Prendendo spunto dall’opera di Fidel García, la conversazione esplora il rapporto tra arte e collettività presentando diverse pratiche artistiche tra arte digitale, teatro e performance. Queste esperienze rappresentano alcune possibili relazioni tra artisti e collettività, creando nuovi piani espressivi e nuove modalità di collaborazione dalla co-progettazione alla gestione dell’opera, arrivando fino all’evoluzione del suo valore. L’arte contemporanea si intreccia alle comunità locali, creando nuovi piani espressivi e nuove modalità che comprendolo la co-progettazione alla gestione dell’opera stessa e all’evoluzione del suo valore.
Francesca Nicolais, Riot Studio
ne discute con
Oriana Persico, Cyberecologista e artista
Anna Gesualdi e Giovanni Trono, Teatringestazione
18 ottobre 2024 | 11:00 – 12:30 | SentirsiFareSpazioInStatuariaFormaPlastica
Laboratorio a cura di Maria D’Ambrosio e il gruppo embodied education nell’ambito del Laboratorio MADRI
Con il suo gruppo di madri e figli del quartiere di Forcella, il Laboratorio MADRI, coinvolto nel lavoro sulla qualità relazionale esplorata ed estesa attraverso la sfera tattile e cinetica, si apre e incontra l’installazione di Fidel García. Un’occasione straordinaria che si confronta con la monumentalità e la sacralità della chiesa e ne fa uno spazio di esperienza per divenire parte performativa in forma statuaria, plastica dell’opera site-specific dell’artista.
Incontro condotto da Maria D’Ambrosio e Gennaro De Fabbio
18 ottobre 2024 | 13:30 – 15:30 |ALL’ASCOLTO! d’UnAltroCantoPossibileCheMutaInCorpoPlastico
Laboratorio a cura di Maria D’Ambrosio e il gruppo embodied education
Evento aperto a sperimentare l’installazione di Fidel García come spazio formante attraversato dalle metodologie performative per chi voglia varcare la soglia e abitare lo spazio, perché s’incanti a sentirsi risuonare in quei luoghi, aumentando la propria capacità di ascolto, grazie all’opera di Fidel García di cui diviene parte in divenire
Incontro condotto da Maria D’Ambrosio e Nicola Gabriele
22 ottobre 2024 | 10:30 – 18:00 | Musei al Centro
Scopri di più sulla pagina dedicata
Una giornata di studio e pratiche esperienziali per riflettere sul ruolo del museo come strumento di benessere, sociale, fisico e cognitivo, destinata, in particolare, a professionisti museali, educatori, curatori e, naturalmente, studenti. La giornata si è svolta in parte alla Chiesa di San Severo al Pendino, come parte del public program della mostra “Imitación Controlada”, realizzata nell’ambito del bando per l’arte contemporanea del Comune di Napoli, e in parte negli spazi della Fondazione Morra Greco.
24 ottobre 2024 | 12:00 | Visita con la curatrice
In occasione dell’ultimo giorno di apertura, sarà possibile visitare la mostra Imitación Controlada di Fidel García insieme alla curatrice Giulia Pollicita.
24 ottobre 2024 | 17:00 – 18:30 | Conversazione su Democrazia e Comunità
La relazione tra Democrazia e Comunità è complessa: se da un lato la democrazia si fonda sull’esistenza di una o più comunità che la sostengono, dall’altro un eccesso di coesione comunitaria può minare il suo equilibrio. In questo spazio di tensione si inserisce l’arte, che agisce come mezzo di espressione e comunicazione, offrendo a individui e comunità la possibilità di raccontarsi, di condividere esperienze di partecipazione, identità e alterità. Sebbene la democrazia non abbia bisogno dell’arte per funzionare, essa necessita dell’arte per riflettere, rappresentare e rendere visibili le dinamiche sociali e politiche, gli immaginari e i linguaggi che la attraversano.
L’arte diventa così uno strumento potente di mobilitazione sociale, capace di dare voce a chi spesso rimane ai margini e di ispirare cambiamenti profondi nella società. In questo panel, organizzato come una tavola rotonda, si discuterà del legame intrinseco tra democrazia, comunità e arte. Sarà un’occasione per confrontarsi in modo circolare e partecipato, coinvolgendo sia i relatori che il pubblico in un dialogo aperto e inclusivo.
Alessandro Arienzo, Università degli Studi di Napoli Federico II
ne discute con
Marta Cariello, Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli
Alessandro Rocco, Università degli Studi di Bari Aldo Moro
Bio dell’artista
Fidel García, 1981. Vive e lavora all’Avana, si è diplomato all’Accademia Nazionale di Belle Arti, San Alejandro di L’Avana a Cuba nel 2002, poi al Dipartimento di Art conduct (diretto dall’artista Tania Bruguera) sempre a L’Avana nel 2005 e all’Istituto Superiore di Arte di Cuba nel 2008. Da questa data in poi sviluppa il suo lavoro attraverso programmi di residenza come KulturKontakt Residency – Cancelleria Federale Austriaca a Vienna nel 2016, Rijksakademie van beeldende Kunsten ad Amsterdam nel 2011, Residenza Organhaus (Triangle Arts Trust) a Chongqing nel 2009 o la Residenza Learning Site (Gruppo N 55), (Prince Claus Fund) a Copenaghen nel 2006, partecipando al contempo a mostre collettive e personali, workshop, biennali, tra cui ’Liquid Sensibilities’ Grants & Commissions Program, ’CIFO (Cisneros – Fontanals Art Foundation)’ presso l’Art Center South Florida di Miami nel 2016, la ’XII Biennale dell’Avana’ e ’Global Control and Censorship’ ’Globale’, ZKM Media Museum in Germania entrambi nel 2015 o ancora ‘Outsider’ presso il Museo Nazionale di Belle Arti di L’Avana nel 2023.
Fidel García concepisce l’arte come mezzo o piattaforma, utilizzando un’ampia gamma di strumenti, campi di conoscenza, fenomeni scientifici: tutti agenti esterni all’arte e che operano all’interno delle strutture di potere e controllo. Essi permettono al suo lavoro di generare un discorso che mette in crisi le loro stesse risorse, facendo detonare i pilastri dei loro specifici sistemi.
Alcuni temi/strategie sono centrali nella sua ricerca, da cui ha sviluppato una varietà di opere, come: territorial control; failures or mistakes in mechanisms of control, such as telecommunications; the nature of different fluxes of information, as media for building Reality and strategies used to destabilize systems.
Ulteriori informazioni: www.fidelgarcia.net
Fidel García a Napoli
Il progetto espositivo è stato ideato da Fidel García a partire dal periodo di residenza che ha trascorso a Napoli presso la Fondazione nel 2023.
Questa residenza rientra in un programma di scambio promosso dalla Fondazione Morra Greco e finanziato a valere sulle risorse del progetto Global Forum – Mostre d’arte contemporanea EDI 2021, per un accordo sottoscritto a La Havana tra la stessa Fondazione, il CNAP Consejo Nacional Artes Plásticas, l’atelier Taller Chullima e l’Istituto di Cooperazione e Sviluppo Italia Cuba, con il patrocinio morale dell’Ambasciata di Cuba in Italia.